martedì 18 marzo 2014

Metamorfosi. Fino a che punto?

Oggi un post un po' particolare in cui parlerò un po' di me, del mio percorso personale e creativo in relazione ad una cosa che mi sento sempre molto spesso chiedere:

"mi fai una creazione con il tuo vecchio stile di The Fairy Wormwood e quei colori?" 

E' difficile molte volte comprendere le reazioni che proviamo in determinate situazioni e analizzarle, può farci stare male e non sempre il mettersi in discussione porta a qualcosa di positivo. A volte potremmo scoprire che abbiamo commesso degli errori e altre volte che semplicemente non vorremmo più aprire certi capitoli della propria vita. In questo caso, penso che davvero, ancora non sono giunta ad una conclusione ma so solo che certe cose mi provocano una forte tensione, una forzatura di me stessa.

Parto dal presupposto che creare, a meno che non lo si faccia per fini solamente economici o per "apparire", sia un mezzo per espriremere qualcosa, un modo per raccontare di se, un linguaggio, una libera espressione di se stessi.

A seconda del campo artistico a cui si appartiene, cambiano i modi di esprimersi e può essere un genere musicale, uno stile, ecc..

Nel mio caso, ovviamente, il mio canale espressivo è la pasta modellabile e lo stile di Enchanted Token è fondamentalmente etnico con soggetti ispirati al mondo delle fate, alla spiritualità, alle culture sciamaniche con ispirazioni a motivi mehndi ma non solo.

Un anno fa, forse anche di più, la mia coinquilina mi ha mostrato dei piccoli folletti con delle pietre, gli stessi che mi ricordo amavo da piccola, ma non so perché erano chiusi in un cassetto della mia memoria, colmo di polvere e immagini confuse. Ovviamente è come aver raggiunto una parte di me che credevo di aver dimenticato, qualcosa a cui appartenevo si da piccolissima! Volevo acquistarne uno, quindi ho iniziato a cercare on line e presumendo che fosse resina, ma non avendo idea di come si chiamassero, la ricerca è stata davvero estremamente lunga! Mi ricordo che durante le ricerche, ho iniziato a trovare artiste australiane che realizzavano creazioni in questo stesso materiale e che la cosa mi aveva davvero molto colpito..finchè ho scoperto un genere che non conoscevo, un genere che lontanamente avevo sfiorato con le prime creazioni di Fairy Wormwood ma dal quale mi ero poi allontanata.

In qualche maniera, è come se avessi ripreso un percorso che avevo temporaneamente messo da parte.

Il progetto di The Fairy Wormwood, mi ha dato grandissime soddisfazioni, ma rappresenta anche un brutto periodo e nonostante in parte anche Enchanted Token ne abbia risentito, probabilmente per molti fattori, errori personali, altrui..insomma per una serie di situazioni in questo momento sento che sto arrivando ad una stabilità.

Tuttavia, nella mia vita, i capitoli che ho chiuso, non sono mai stati riaperti e anche qualora lo facessi, sarebbe una scelta spontanea e parziale. Ci sono strade percorse, esperienze fatte, che sono bagagli di esperienza ma che non devono essere necessariamente ripercorsi perché non avrebbe altro da dare, perché si evolve, si cambia, si cresce.

Ora, artisticamente parlando, il mio stile si sta evolvendo, evolverà sempre perché è come sono fatta e non pretendo di essere compresa, nè di essere seguita sempre e comunque. Ma ciò che voglio fare comprendere è che c'è un tempo per tutto, che non per forza una persona deve seguire un percorso perché "si vende", perché i soldi non possono comprare la libera espressione di chi crea, tutt'alpiù perché io creo con il cuore prima di tutto, creo quello che sento e le mie scelte, non sono scelte di "influenza esterna" come spesso è stato detto di me, ma sono scelte consapevoli perché quelle cose si accordano con il mio essere.

Spesso continuo a sentire richieste di creazioni o tecniche appartenenti al mio vecchio progetto e le sento e vivo male, come forzature. Come se dovessi essere una parte di me che non sono più, come se dovessi tornare indietro ripercorrendo i miei passi al contrario, nel bene e nel male.

I colori sono molto importanti, sono importanti come quando si sceglie una pietra.

Molte di voi, quando mi hanno richiesto un ciondolo personalizzato e non sapevano verso cosa dirigersi, hanno letto e risposto a questa domanda: "da quale colore ti senti maggiormente attratta in questo periodo?"

Questa domanda è fondamentale. I colori ci parlano, ci raccontano di noi, di chi siamo e di cosa abbiamo bisogno. Ovviamente questa cosa vale per le pietre ma vale anche per molte altre cose e nel mio caso, vale per le mie creazioni, per la mia pagina.

I colori che uso adesso, mi danno una sensazione di stabilità, di calore, di naturalezza e semplicità, di natura, di foresta.. a differenza dell'altra pagina in cui i colori erano luminosi ma anche un po' più freddi, primaverili e in qualche modo più eterei.

Le mie creazioni raccontano quella che sono adesso, come potrei creare qualcosa di diverso? quale potrebbe essere allora il mio linguaggio, la mia espressione, il senso della mia creatività se non posso parlare, raccontare quello che sento?

Magari a volte, sarebbe importante chiedersi cosa ci vuole raccontare chi crea, perché non sempre per chi crea, realizzare una cosa oppure un'altra è indifferente, anzi, non lo dovrebbe essere proprio se c'è sincerità e se lo scopo del creare viene da qualcosa di più grande del semplice lucro.

Spero di essere riuscita a spiegare quello che da tanto tempo volevo dire, ma che non riuscivo, perché come ho scritto su, non sempre abbiamo le risposte alle nostre reazioni.